Un miliardario russo e il presidente onorario del club al centro delle indagini sul riciclaggio di denaro all’interno del Bayern Monaco.
In una recente operazione che ha destato scalpore, gli agenti della polizia criminale federale tedesca hanno perquisito la sede del Bayern Monaco, uno dei club calcistici più prestigiosi d’Europa. Secondo il tabloid BILD, la motivazione di questa azione risiede nel sospetto di riciclaggio di denaro da parte del miliardario russo Alisher Usmanov, con forti legami con il presidente onorario del Bayern Uli Hoeness.
Le indagini non erano dirette contro il club bavarese, bensì si concentravano su un caso di riciclaggio di denaro ad opera di Usmanov. La cooperazione tra gli investigatori dell’ufficio criminale federale e quello bavarese ha portato al raid nella sede del Bayern Monaco e presso l’Allianz Arena.
L’ombra dei russi
Usmanov, noto sostenitore del presidente russo Vladimir Putin, è stato inserito nell’elenco delle sanzioni dell’Unione europea e i suoi beni sono stati congelati a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina. La BILD sottolinea che l’amico di Putin è sospettato di aver nascosto denaro derivante da crimini come l’evasione fiscale tra il 2017 e il 2022, per una cifra multimilionaria.
Gli investigatori cercavano prove del presunto riciclaggio di denaro da parte di Usmanov, e il Bayern Monaco è diventato oggetto del loro interesse a causa dei legami tra l’oligarca russo e il presidente onorario del club, Uli Hoeness. Entrambi possiedono ville sul lago Tegernsee e Hoeness ha fornito a Usmanov biglietti VIP per partite di Champions League del Bayern.
Nonostante le perquisizioni, non è ancora chiaro se gli investigatori abbiano sequestrato prove rilevanti. L’indagine sul riciclaggio di denaro contro Usmanov è tuttora in corso e le autorità non hanno fornito ulteriori dettagli. Questo caso aggiunge un nuovo capitolo di intrighi e misteri al mondo del calcio, con il Bayern Monaco coinvolto in vicende che vanno ben oltre il rettangolo di gioco.
